06 Giu Alopecia androgenetica
Definizione
Il termine alopecia androgenetica identifica la perdita dei capelli, locale o generalizzata, più semplicemente nota con il nome di calvizie comune. È molto frequente nel sesso maschile interessa circa i 2/3 dei maschi caucasici, tuttavia può presentarsi anche nelle donne.
Cause
Nelle aree interessate, ad ogni ciclo fisiologico di caduta i capelli vengono sostituiti da capelli sempre più sottili e meno colorati, a causa della miniaturizzazione dei follicoli piliferi, fino a totale scomparsa. Le cause sono duplici: ormonali, legate all’azione degli ormoni androgeni, testosterone, diidrotestosterone (Dht), deidroepiandrosterone (Dhea) e androstenedione, che però si associa a una componente genetica ereditaria.
Sintomi
Inizialmente si verifica un diradamento dei capelli al vertice del capo, poi il fenomeno si estende a tutta la parte alta del capo, risparmiando di solito la nuca e le tempie.
Nell’uomo inizia dalle tempie con l’arretramento progressivo dell’attaccatura dei capelli mentre nella donna è risparmiata parzialmente la fascia frontale.
Si accompagna spesso a seborrea o forfora da desquamazione.
Diagnosi
Normalmente esordisce dopo la pubertà ma esistono anche forme prepubere. L’andamento è progressivo e il decorso è peggiore per i soggetti che hanno manifestato la malattia già in epoca infantile.
Per la diagnosi è sufficiente studiare al microscopio le radici di capelli prelevati nelle aree limitrofe a quelle diradate ed eventualmente confrontarle con quelle dei capelli delle aree preservate.
CURE
Attualmente le cure più efficaci per il problema dell’Alopecia Androgenetica sono il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) ed il Trapianto dei capelli con tecnica FUE.